Per chi non lo sapesse nasconde, o così pare, dei versetti satanici che, come tradizione vuole saltano fuori ascoltandola al contrario e che fanno così:
Oh here's to my sweet Satan.
The one whose little path would make me sad, whose power is Satan.
He'll give those with him 666.
There was a little toolshed where he made us suffer, sad Satan.
The one whose little path would make me sad, whose power is Satan.
He'll give those with him 666.
There was a little toolshed where he made us suffer, sad Satan.
Tra i numerosi libri con riferimenti alla band mi sento di consigliarvi "Io Suzy e I Led Zeppelin" di Martin Millar che ci trasporta nella Glasgow di altri tempi, raccontandoci come la musica rock e i Led Zeppelin abbiano dato via a quel salto generazionale che aspettava imperterrito dietro l'angolo di bigottismo e perbenismo.
1 commento:
Riguardo ai libri sui Led Zeppelin consiglio anche una bellissima biografia scritta da Stephen Davis, Il Martello degli Dei.
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